De Sanctis Cesare
La polifonia nell'arte moderna vol.I
Spiegata secondo i principi classici

Dedicatomi da lunghi anni allo studio da me prediletto dell’armonia, ho esaminato tutte
le opere su questa materia tenute in pregio ed ho consultato distinti armonisti viventi sulle questioni non ancora risolute; quando, essendo stato eletto professore d‘armonia e contrappunto
nel Liceo musicale della R. Accademia di S. Cecilia in Roma, mi vidi nella necessità di
adottare un metodo unico che potesse servire di guida teorico-pratica agli alunni e in cui fossero spiegati quei procedimenti armonici moderni omessi, o solo additati da altri teorici.

Il lavoro che io presento è il trattato da me compilato per questa scuola e che per oltre
dieci anni mi ha servito, dandomi buoni risultati. Essendomi prefisso di fare un‘opera veramente didattica, alla portata anche delle intelligenze mediocri, ho dovuto dare alla vasta materia un ordinamento progressivo e scolastico; ciò mi ha costretto a ripetere, mio malgrado,
cose note.
Alcuni moderni teorici hanno creduto che non si potesse seguire il progresso dell’arte
senza sconvolgere tutto il sistema armonico e crearne dei nuovi sopra altri principi.

Io credo invece che col nostro sistema e coi principi finora adottati, ma intesi largamente, si possano
spiegare tutte le combinazioni usate oggidi dai compositori. Per arrivare a cio bastera dare
alla teoria tutto il massimo sviluppo e svolgere fino alle ultime conseguenze ed in tutte le
combinazioni possibili i precetti stabiliti.

Con questo metodo si potrà spiegare tutto ciò che
hanno fatto i più celebri maestri moderni e dalle loro opere trarre argomento, non per creare
nuove leggi armoniche, ma per allargare i principi universalmente accettati e farli corrispondere a tutte le esigenze della moderna composizione.

A tale scopo io mi sono più lungamente diffuso nella parte cromatica e nella parte enarmonica, onde fornire a tutti gli studiosi gli elementi di cui possono aver di bisogno, per le più ardite concezioni.
Nel coordinamento della teoria colla pratica ho preso per guida il principio deUa tonalità, adottato dal Fétis, che racchiude tutti gli elementi attrattivi costituenti il principio motore: la percezione musicale che si esercita su di noi immediatamente dopo la sensazione e ci fa desiderare altri suoni non per anco intesi, come dimostra all’evidenza il compianto Basevi (a), i quali principi io riconosco come basi nella scuola moderna e servono mirabilmente per spiegare in un modo razionale le combinazioni armoniche non registrate negli antichi metodi.

Il trattato che presento agli studiosi si divide in tre parti ed è preceduto da brevi lezioni
elementari che ho creduto opportuno di riassumere, in guisa d’introduzione, per coloro che sono assolutamente ignari di studi teorici.

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