Codice: GZ5976 |
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libro Titolo:La musica indiana I fondamenti teorici e le pratiche vocali e strumentali attraverso i tempi Autore:Perinu Roberto Editore:Zanibon
Con la prefazione di Oscar Botto e un saggio sui valori estetici di Giulio Cogni
Nessuna creazione dello spirito, nessuna forma d’arte è mai disgiunta, in India, dal divino: tanto meno lo sono la musica e l’arte scenica, l’arte del suono e quella della parola, legate ancora e sempre l’una all’altra, come nell’unità sublime e primordiale che precedette la creazione di Siva. La tradizione ha trovato nel racconto mitico delle loro origini, nell’illustrare di istanze antiche come il tempo, nel dettato degli insegnamenti più remoti, i modi diversi e pur sempre unitari per “divinizzarne” la natura e l’essenza stessa. La loro destinazione, intesa a celebrare una festivitiì religiosa e un evento solenne o a salutare il ritorno di una stagione dell’anno, accende e nutre in sè le magiche e sottili implicanze di un atto sacrale. E, d’altra parte, non è forse presenza deldivino e via per rappresentano come in un rito sacro quel fluido ineffabile che sulfilo di intense consonanze e di vibrazioni emotive unisce in un tutt’uno l’artista, che crea il tema d’arte e lo esegue, all’ascoltatore che, avvinto dal filo invisibile di magiche suggestioni, ne diventa, su un piano di reciprocità elettiva, ricettacolo ideale e fruitore immediato? Pur non ignara di schemi ritmici di base, ma per nulla costretta da questi, la musica indiana è fatta essenzialmente di improvvisazione. Riflesso istintivo di sensazioni intime, essa fa, delle connotazioni melodiche e dei loro abbellimenti, il veicolo per trasferire in altri le vibrazioni dello “stato di coscienza” creativo, suscitando uno “stato d’animo” che lo riflette specularmente e che realizza, al di là degli ostacoli speciosi e limitativi di tempo, di spazio e di causalità, i valori essenziali e universali dell’esperienza estetica. In una armonia di suoni quasi irripetibile, tra l’altenarsi di spunti ricchi di mille riflessi, con un gioco carezzevole di morbide modulazioni che paiono a tratti dissolversi in un‘eterna nostalgia dell’assoluto, la musica indiana propone e ripropone all’infinito i temi di leggende immemorabili, gli echi di suggestioni remote e inappagate. Di questa musica indiana, apparentemente fragile e sensitiva, Roberto Perinu — musicologo dotto e sensibile, acuto e preciso interprete dell’ermetico dettato dei testi sanscriti — ci ha offerto un quadro chiaro ed essenziale, un quadro che trova la sua continuazione ideale nelle pagine sui “valori estetici ed umani” che Giulio Cogni, conoscitore principe di questi temi, ha dettato con la competenza e il gusto che tutti gli riconoscono. Roberto Peninu ha saputo tradurre in un discorso semplice e puntuale e comprensibile per noi il linguaggio altrimenti astruso delle leggi che ne disegnano il tessuto. Il suo, occorre dirlo, non era davvero un assunto facile: l'averlo realizzato con pieno successo significa avere offerto alla nostra cultura un valido strumento di conoscenza, una preziosa via di arricchimento. si avveri dunque, a giusto riconoscimento dei tanti pregi di quest'opera, l'augurio "utinam multi sint qui legant". Oscar Botto
Disponibilità:
Prezzo: € 51,40
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