Codice: PS0705 |
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Opere teoriche - Educazione musicale e didattica Autore:Peyrot Cecile Titolo:La lettura applicata al repertorio musicale volume 1 Pagine:176 Editore:Progetti Sonori
Perché imparare a leggere la musica deve significare, nella maggioranza dei casi, affrontare esercizi teorici scritti appositamente, quando la letteratura musicale offre un vastissimo e ricchissimo numero di brani che potrebbero adempiere allo stesso scopo in modo più efficiente e realistico? Ecco quindi l'idea generatrice di questo manuale: proporre materiale autentico in modo da affrontare lo studio del linguaggio musicale senza mai scollegarlo dalla sua realtà sonora e dal suo contesto culturale. La lettura applicata al repertorio musicale - Vol. 1 propone lo studio di oltre 200 brani selezionati nel repertorio dal Cinquecento ad oggi con riferimenti all'ambito classico (sinfonico, cameristico e lirico) ma anche popolare ed ordinati secondo precisi criteri didattici di progressività. Una progressività non rigida ma che può essere pianificata ed espletata con degli itinerari personalizzati che prediligano i diversi aspetti musicali: aspetto intervallare, ritmico-figurativo, metrico.
Questo 1° volume copre ampiamente il programma di un primo corso tradizionale di Teoria, Solfeggio e Dettato musicale ed è quindi adatto a tutti gli allievi dei Conservatori Statali di Musica e Istituti Musicali Pareggiati, nonché dei Licei sperimentali coreutica-musicali e delle Scuole Medie ad Indirizzo Musicale. Inoltre, si rivela particolarmente indicato per i primi anni dei nuovi corsi di base previsti dalla legge di riforma 508/99 dei Conservatori ed in via di attuazione. La lettura applicata al repertorio musicale - Contenuti del libro
Com'è strutturato? I primi quattro capitoli si limitano al solo intervallo di seconda al fine di privilegiare l'acquisizione e l'interiorizzazione di figurazioni ritmiche di base nella misura semplice (dalla rappresentazione della pulsazione alle varie figurazioni di semicrome). In particolare, il primo capitolo riguarda la lettura secondo il senso motorio della pulsazione che, per essere ben assimilata, deve essere immediatamente collegata ai tre movimenti della mano corrispondenti ai tre metri classici (2, 3 e 4). I capitoli successivi inseriscono progressivamente nuovi intervalli, prima con figurazioni ritmiche già acquisite, poi associati a nuove cellule ritmiche. In questo modo, il docente rimane libero di proseguire il suo percorso didattico privilegiando o l'aspetto intervallare, o quello ritmico, o entrambi. Infine, gli ultimi due capitoli tralasciano il riconoscimento visivo degli intervalli, ormai acquisito, per sviluppare figurazioni ritmiche più complesse. In particolare, l'ultimo propone alcuni frammenti di ripasso, ma anche di approfondimento, di alcune cellule ritmiche simili a quelle finora studiate ma scritte in modo lievemente diverso.
Procedimenti metodologici Ogni capitolo presenta:
•Cellule ritmiche da ripetere più volte sotto forma di esercizi di riconoscimento, discriminazione e dettato fino alla loro interiorizzazione non soltanto a livello visivo ma anche, e soprattutto, a livello fisico-uditivo.
•Lettura aritmica dell'intervallo per favorirne la memorizzazione visiva in associazione con quella sonora, formata dalla successione delle sillabe mediante il riconoscimento del suo aspetto grafico.
•Lettura di frammenti tratti dal repertorio di brani d'autore che presentano gli aspetti ritmici e diastematici finora studiati.
•Lettura verticale per abituare l'allievo alla lettura di accordi o di più linee melodiche.
Il materiale proposto Proprio per non distaccare mai l'apprendimento della lettura con la pratica di uno strumento musicale, l'autenticità dei frammenti, sempre nel rispetto del loro contesto culturale, è stata mantenuta intatta nella maggior parte dei casi (legature di fraseggio, segni di agogica e di dinamica, ecc.) ad eccezione di alcuni abbellimenti la cui esecuzione ritmica sarebbe risultata oltre il livello di studio raggiunto. Per lo stesso motivo, si potranno incontrare figurazioni ritmiche scritte in modo diverso a seconda che si tratti di repertorio strumentale o di repertorio lirico. Inoltre, si è cercato di proporre materiale che riguardasse il maggior numero di strumenti e che fosse il più vario possibile: a. materiale più conosciuto che permette all'allievo di sfruttare anche la sua memoria uditiva: associando infatti una determinata figurazione ritmica ad un motivo musicale già interiorizzato, egli potrà più facilmente riprodurla in un altro contesto;
b. quello meno conosciuto, che favorisce l'ampliamento delle conoscenze anche culturali del repertorio musicale;
c. infine, secondo l'ottica generale di questo manuale circa l'importanza della concretezza del rapporto segno-suono, vari frammenti sono stati scelti in funzione anche della loro più facile reperibilità discografica; l’ascolto del brano, prima o dopo la lettura, renderebbe infatti l'apprendimento ancora più immediato ed allietante.
A chi si rivolge? Tenendo conto degli argomenti trattati, questo manuale copre più che ampiamente il programma di un primo corso tradizionale di Teoria, Solfeggio e Dettato musicale. È quindi adatto a tutti gli allievi di tale corso nei Conservatori Statali di Musica, negli Istituti Musicali Pareggiati nonché nei Licei sperimentali coreutica-musicali e nelle Scuole Medie ad indirizzo musicale. Inoltre, si rivela particolarmente adatto ai primi anni (1°, 2°, se non addirittura parte del 3°, a seconda dei programmi elaborati dai singoli Istituti) dei nuovi corsi di base previsti dalla legge di riforma 508/99 dei Conservatori ed in via di attuazione.
Disponibilità:
Prezzo: € 18,00
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