Educazione musicale
Autore:Paolo Cattaneo
Titolo:La canzone come esperienza relazionale, educativa, terapeutica
Pagine:114
Editore:Ricordi

Il termine "canzone" ha in sé qualcosa di stimolante. Oltrepassa il concetto di evento musicale formalmente riconoscibile per delineare un mondo dove convergono emozioni, ricordi, passioni, gioie e dolori che contraddistinguono la vita nel suo dispiegarsi. La canzone è odio e amore, forza e fragilità, illusione e disincanto; questa connotazione ambivalente libera le pulsioni comunicazionali di intere generazioni in un flusso creativo che appartiene all'identità sonora individuale e, al tempo stesso, collettiva.
La canzone, perciò, si lega alla progressione esistenziale dell'uomo sedimentando nei meandri più profondi della memoria ed è in tal senso che questo lavoro, pur nella sua sinteticità, vuole suggerire una riflessione di ampio respiro volta a circoscrivere ambiti disciplinari strettamente interrelazionanti: sociolinguistico, psicologico, pedagogico, terapeutico.
La canzone, binomio perfetto tra musica e parola, stimola il pensiero, il movimento, le risposte emozionali, ma soprattutto sollecita la dimensione espressiva del canto intimamente legata alla natura umana. Come mal oggigiorno vi è una certa ritrosia a cantare persino coi bambini, sebbene non sia difficile intuirne l'effetto benefico già nell'intimità della relazione intrauterina? E perché nella scuola si è ancora molto riluttanti a considerare il canto come una vera e propria attività formativa?
Nella prassi musicoterapica la canzone dovrebbe costituire un'esperienza essenziale sia nella riabilitazione psichiatrica, sia nel contesto delle patologie neurodegenerative (Alzheimer e.Parkinson), almeno per quella necessità impellente di mantenere un livello relazionale accettabile, spesso minato dal progredire della malattia.
Ecco allora il fine ultimo del nostro lavoro: aprire un dibattito costruttivo su queste problematiche rivolgendosi non solo alle categorie professionali afferenti l'ambito psicoeducativo e sociosanitario, ma anche a tutti coloro che non si rassegnano al decadimento della pratica vocale in quanto fonte inesauribile di energia e benessere.

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