Codice: BE4289 |
|
|
|
Sassofono e Pianoforte Pergolesi Giovanni Battista Concerto in SOL maggiore per Flauto, violini e Basso continuo. Revisione e trascrizione per sassofono contralto e pianoforte di SABINO MAIONE. GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI Nacque a Jesi (Ancona) nel 1710 e morì nel Convento dei Frati Cappucini di Pozzuoli(Napoli) nel 1736. Ventisei anni di vita son troppo pochi per interessare la storia, eppure a Pergolesi bastarono per folgorarla e sconvolgerla se si pensa alla clamorosa rivoluzione musicale, ideologica e politica che scatenò a Parigi(e da lì in tutta Europa) con l'intermezzo "La Serva Padrona" (nel 1752, sedici anni dopo la sua morte). Era la prima volta che il teatro musicale esprimeva con sanguigno realismo vocale, con appropriatissima "strumentalità" e con colore realisticamente popolaresco una violenta polemica sociale. Accoglienza altrettanto vibrata e universale ebbe lo "Stabat Mater" (1736) il capolavoro della sua musica religiosa. Pubblicato a Londra nel 1749, fu la composizione più ristampata del secolo. E stupisce maggiormente il fatto che questi e tanti altri lavori furono creati da Pergolesi soltanto negli ultimi cinque anni della sua brevissina esistenza: "La conversione di S.Guglieluo d'Aquitania" (oratorio, 1731), "Lo frate 'nnamorato" (opera comica, 1732), "il prigionier superbo"(opera seria, 1733), gli intermezzi "Livietta" e "Tracollo" e l'opera seria "Adriano in Siria" (1734), Messe, Antifone, Cantate, il concerto in Si bern. per Violino e Archi, etc. La fama straordinaria che accompagnò il musicista per tutto il settecento e il numero sempre crescente di esecuzioni di sue musiche che si rincorsero per tutta l'Europa, fecero attribuire a Pergolesi tante altre composizioni che, poi, la musicologia moderna (da Frank Waiker a M.E.Payner) ritiene spurie, come il nostro concerto in oggetto. Ed è abbastanza recente la scoperta del vero autore dei ben noti ed apprezzalissini 6 Concerti Armonici per Archi: il conte unico Wilhelm von Wassenaer. Nulla vieta che nel prossino futuro si possa accertare anche la vera paternità del concerto in Sol magg. per Flauto, violini e Basso continuo.
L'unica copia manoscritta del Concerto in sol magg. per Flauto,Violino e Basso continuo. È stata trovata a Stoccolma, nella biblioteca dell'Accademia di Musica, da Jobannes Brinckmann. Nel trascriverlo per "Sassofono contralto e pianoforte" ho curato sia la dinamica, sia il fraseggio:elementi, assenti nel manoscritto originario. Ma un'esecuzione moderna non può prescindere da tali principi.Inoltre,elaborando l'accompagnamento per il Pianoforte,ho pensato alla natura di questo strumento cui si addice una realizzazione alquanto sostanziosa(rispetto per esempio,a quella clavicembalistica),cioè più piena di sonorità e di rilievi.Alla domanda,pur legittima,perchè trascrivere una musica del primo settecento per uno strumento inventato in piena epoca romantica(1840),potrei rispondere che è proprio lo studio dello stile settecentesco che può offrire al sassofonista come ad ogni altro strumentista l'acquisizione di quella tecnica brillante ed elegante nella cui grazia si ordina e si disciplina tanta parte dell'espressione musicale di tutti i tempi. L'aspirazione più risentita del settecento musicale si ritrova nello stile cosiddetto "galante",inteso come invenzione di favole sonore raccontate con un linguaggio fatto di compostezza e di euritmia. Un limpidissimo e lieto divertimento svolge il I Tempo,Allegro brillante,la cui realtà musicale ha in se medesima tutta la sua magia. Il supremo segreto di quest'arte sta tutto nella pura virtù dei suoni che bastano a se stessi, e non patiscono passione alcuna. Appena malinconico è l'Adagio del Tempo;una malinconia,però,che ha volto d'innocenza e non di sofferenza,o meglio, una tristezza vigorosa ove il dolore è soltanto immaginato.Nel III Tempo,Allegro spiritoso, scatta una danza di Giga.Fervida e inventiva scorre la fantasia,e i due strumenti gareggiano in una trama vorticosa che è quasi di sinfonia. Corsi e ricorsi dei motivi principale fanno un circolo ideale come un immaginario ritorno di eventi nei quali i suoni quasi impazziscono in un mitico gioco pindarico. SABINO MAIONE Airola, 29 giugno 1998
Disponibilità:
Prezzo: € 12,90
|