Chitarra
Titolo:Storti Mauro
Titolo:LE SCALE per CHITARRA:Ad uso dei Conservatori
Pagine:32
Editore:Carisch

Chiunque abbia qualche familiarità con la tecnica chitarristica, sa che le possibilità di eseguire scale e doppie sulla chitarra sono, quanto a diteggiatura, numerosissime. Attenendomi tuttavia al dettato del programma ministeriale per l'esame di Compimento Inferiore che prevede lo studio delle scale semplici maggiori e minori in tutte le tonalità nella massima estensione e delle scale per terze, seste, ottave e decime nelle più agevoli,senza precisi limiti di estensione, ho cercato di conciliare completezza e praticità facendo ricorso all'impiego di modelli totalmente trasponibili per le scale a note singole, o parzialmente trasponibi per le scale a note doppie.
Consiglio di studiare dapprima tutte le scale riconducibili ad un medesimo modello, nell'ordine seguente:

1)Scale semplici maggiori e minori di due ottave (Do,Reb,Re,Mib).

2)Scale semplici maggiori e minori di tre ottave (Mi,Fa,Fa#,Sol,Lab,La,Sib,Si).

3)Scale maggiori e minori melodiche o armoniche (a scelta) per terze.

4)Scale maggiori e minori melodiche per seste.

5)Scale maggiori e minori melodiche per ottave.

6)Scale maggiori e minori melodiche per decime.

Dopo aver bene assimilato i vari modelli, lo studente potrà esercitarsi in ciascuna tonalità seguendo per pagina,l'ordine del testo.
Per superare la difficoltà di esecuzione nella zona acuta della tastiera,dalla 12 alla 19 barretta, consiglio lo studio assiduo delle lezioni XIII e XV de "Il dominio delle corde" (Ed nuova Carisch).
Circa la diteggiatura per la mano destra nelle scale semplici, ho indicato unicamente le tre formule quaternarie imia - miai - aimi che con grande funzionalità e minimo dispendio di tempo, possono sostituire vantagiosamente le numerose diteggiature binarie e ternarie solitamente proposte (dalle 7 di Andrés Segovia alle 12 di Domingo Prat)Sarà estremamente utile eseguire le scale semplici tanto con tocco appoggiato forte che con tocco teso mezzo forte.
Oltre allo studio delle scale semplici qui esposte nella forma del tragitto "in diagonale" che va ad interessare tutte le corde e il numero massimo di Posizioni sul manico, consiglio vivamente lo studio in prima posizione su tutte le corde che, oltre ad essere di estrema utilità "meccanica" per le due mani obbliga, contrariamente a quanto avviene praticando i modelli in maniera automatica, ad una costante vigilanza mentale.

Mauro Storti

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