Codice: BE3566 |
|
|
|
Flauto Autore:Bach Johann Sebastian(1685-1750) Titolo:Suite n.1(BWV 1007) - Suite n.2(BWV 1008) Pagine:12 pag. Editore:Berben Trascrizione per flauto di LUIGI OTTAIANO(1957)
La trascrizione delle Suites per violoncello di Bach, per ora limitata ai numeri 1 e 2, ma della quale si prevede entro breve tempo la completa realizzazione, è un'idea soltanto apparentemente ardita. Infatti le numerose trascrizioni di lavori scritti originariamente per uno strumento e poi realizzate per strumenti di differente estensione e diverso timbro (da grave ad acuto e viceversa) dallo stesso Bach, da Hendel e da altri grandi del periodo barocco, sono testimonianze esemplari in questo senso. La realizzazione di una trascrizione di pezzi ideati per uno strumento come il violoncello in lavori per flauto (anziché privilegiare quelli composti per violino, più vicino come estensione e agilità allo strumento a fiato) si apprezza ancora di più nel momento in cui si passa a considerazioni di carattere squisitamente tecnico:intanto il minor uso nell'idioma violoncellistico rispetto a quello violinistico di doppie note, non sempre facilmente traducibili nella scrittura per flauto; inoltre, la possibilità per quest'ultimo di trasferire in un registro proprio la medesima tessitura dello strumento ad arco, realizzando in modo simile i passi di agilità e brillantezza. Naturalmente il testo a cui si è fatto riferimento è stato la versione originale, elaborata in modo tale da adattarsi alla scrittura idiomatica del flauto, così da risultare perfettamente adeguata alle possibilità tecnico-espressive dello strumento e nello stesso tempo completamente rispondente ai dettami stilistici dell'epoca (nella realizzazione di trilli e mordenti) e soprattutto del linguaggio bachiano. Fondamentale in questo senso il lavoro di studio, analisi e conseguente scelta dei suoni di armonia (bicordi e accordi sciolti)realizzati come acciaccature, particolarmente importante e tale da proporre soluzioni uniformi, (delle quali quelle non originali vengono poste fra parentesi quadre) coerenti e perfettamente in accordo allo stile di Bach e alle necessità più prettamente strumentali, per le quali è stato anche determinante la conoscenza delle sonate originali per flauto. Le soluzoni proposte possono escludere anche quelle scritte originariamente nel caso non fossero soddisfacentemente realizzabili sullo strumento (ma vengono comunque poste tra parentesi tonde). Il lavoro di trascrizione dall' URTEXT è stato poi completato con l'apporto delle indicazioni espressive ed agogiche, delle dinamiche (determinate: dalla sonorità del flauto, con efficaci effetti d'eco) ,del fraseggio, estremamente curato e diversificato nell'uso di fiati d'obbligo e altri facoltativi (messi fra parentesi) rispondenti alle capacità tecniche dello strumentista. Nel caso specifico questa trascrizione assolve anche al compito di ampliare la letteratura bachiana dedicata al flauto solista, piuttosto limitata ed aggiungere così un'opera di alto livello al bagaglio delle composizioni per flauto solo sia per quanto riguarda la letteratura concertistica che per una musica a carattere domestico, fruibile anche da buoni dilettanti e appassionati dello strumento.Proprio per questo il presente lavoro si pone in posizione estremamente interessante: 1a una parte come ausilio didattico, quale testo propedeutico allo studio della PARTITA in la minore, la cui difficile lettura ed esecuzione possono essere favorite da un'introduzione più accessibile (ma un poco più complessa delle Sonate) al linguaggio e alla poetica bachiani. Dall'altra si dimostra essere un brano di grande difficoltà che esige, per la sua perfetta esecuzione, la massima padronanza dello strumento e l'approfondita conoscenza dello stile di Bach. Elementi per i quali può essere considerato un ottimo esempio di pezzo concertistico per flauto solista. Stefania Gianni
Disponibilità:
Prezzo: € 6,90
|