Flauto e pianoforte
Autore:Fioroni Giovanni Andrea(1716-1778)
Titolo:Sonata per traversiere e basso
Revisione e realizzazione del basso continuo di MARIATERESA DELLABORRA
Revisione dalla parte flautistica di MARIO CARBOTTA
Pagine:16 pag. + 4 pag.(Flauto)
Editore:Berben

PRESENTAZIONE
La sonata per "traversiere e basso" di Giovanni Andrea Fioroni (Pavia 1716 - Milano 1778) costituisce un unicum nell'ambito della produzione strumentale di questo compositore. Maestro di cappella al duomo di Milano dal 1747 fino alla morte, si dedicò prevalentemente alla composizione di brani sacri:messe, motetti, Credo, Gloria e altri componimenti si contano a centinaia negli archivi di varie biblioteche italiane ed estere. Per contro l'opera
strumentale è piuttosto esigua ma di estremo interesse. Essa è conservata in Italia e all'estero, segno evidente che la fama di Fioroni, sconosciuto ai giorni nostri, a quel tempo varcava i confini della penisola. A conferma della sua abilità di composizione, sintesi del contrappunto severo e della
musicalità appresa da Leonardo Leo, suo maestro per quindici anni, si possono leggere i giudizi lusinghieri di contemporanei illustri quali Charles Burney, Vincenzo Manfredini, Padre Martini, Francesco Florimo e Carlo Gervasoni.
La sonata per traversiere, di cui non si conosce la data di composizione, è conservata nella Zentralbibliothek di Zurigo. Essa è un interessante documento dell'epoca per originalità e sensibilità. Il flauto, espressamente indicato come traverso, gioca il ruolo solistico con melodie di ampio respiro
e passaggi virtuosistici di un certo impegno. Il basso, invece, è semplice sostegno armonico e ritmico. Per questa sua natura si è preferita una
realizzazione piuttosto sobria,accondiscendendo, in questo modo, anche alla consuetudine dell'epoca di lasciare ampio spazio all'improvvisazione dell'esecutore. Non si ritiene tuttavia che la semplice traccia indicata debba essere appesantita eccessivamente dallo strumentista proprio per la funzione
di supporto che essa ha. Come vedrà l'esecutore, la realizzazione del basso,in certi casi, dà adito a soluzioni diverse da quelle proposte.
Tutti gli interventi operati sono stati segnati tra parentesi quadrata. Le alterazioni mancanti nell'originale ma necessarie sono state poste senza parentesi sopra la nota. Le indicazioni dinamiche sono state ridotte all'essenziale per lasciare libero campo alla sensibilità di ogni interprete; così pure ci si è comportati per le indicazioni agogiche: le velocità metronomiche
segnalate sono puramente orientative.
Mariateresa Dellaborra

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