Codice: EUF10811C |
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Clarinetto e Pianoforte Autore:Cavallini Ernesto Titolo:Canto Greco Rarità Italiane per clarinetto Rare Italian clarinet music Revisione di Sergio Bosi e Michele Mangani Pagine:28 Editore:Eufonia
Ernesto Cavallini, universalmente noto per i suoi 30 Capricci op. 1-5, Ernesto Cavallini (Milano, 1807-1874) fu tra le personalità più importanti dell'Italia musicale della metà dell'Ottocento. Oltre ad essere tra i più acclamati virtuosi di clarinetto in Europa, fu infatti molto apprezzato anche come orchestrale, didatta, compositore, direttore d'orchestra e impresario.
PREFAZIONE: Universalmente noto per i suoi 30 Capricci op. 1-5, Ernesto Cavallini (Milano, 1807-1874) fu tra le personalità più importanti dell'Italia musicale della metà dell'Ottocento. Oltre ad essere tra i più acclamati virtuosi di clarinetto in Europa, fu infatti molto apprezzato anche come orchestrale, didatta, compositore, direttore d'orchestra e impresario. Dopo gli studi con Benedetto Carulli al Conservatorio di Musica di Milano (1816-1824), fu Primo Clarinetto al Teatro la Fenice di Venezia (1828), nella banda della Brigata Granatieri Guardie del Governo piemontese (1829-30), nei Reali Teatri alla Scala e Canobbiana di Milano (1830-1851) e nei Reali Teatri e alla Corte Imperiale di San Pietroburgo (1854-1869). Contestualmente, insegnò a San Pietroburgo - nelle Scuole dei Reali Teatri (1854-1868) e al Liceo Musicale (1862-1868) - e al Conservatorio di Musica di Milano (1872-1873). Come compositore, fu particolarmente apprezzato da Luisa Lacàl per il suo stile corretto ed elegante. Oltre a vari capricci, studi, duetti, concerti, fantasie e variazioni per il suo strumento, scrisse diverse musiche da camera, 4 album vocali, alcune composizioni pianistiche e una Ouverture per orchestra. Su tutte, spiccano i suoi tre "cavalli di battaglia": i Fiori Rossiniani, il Canto Greco e la Fantasia sulla Sonnambula di Bellini. Con queste sue composizioni, infatti, fu acclamato come concertista e come compositore nelle numerose tournée che tenne in Italia e nelle principali città europee, tanto da essere definito il "Paganini del Clarinetto". Il Canto Greco - composto originariamente con accompagnamento di un quintetto d'archi (lastra n° 14760), poi ridotto con pianoforte (lastra n° 14775) - fu scritto e pubblicato dall'editore Ricordi di Milano nel 1843 ed eseguito per la prima volta dall'autore a fine luglio dello stesso anno in un concerto dato nel ridotto del Teatro alla Scala di Milano. Con questo brano, nel 1847, a Bologna ottenne un'autentica ovazione, tanto che gli applausi scoppiarono frenetici ad ogni variazione, e per aderire all'insistente richiesta dovette ripetere quest'ultimo pezzo. A tutti gli effetti, la struttura del Canto Greco è quella tipica della fantasia operistica: dopo una breve introduzione, viene presentato il tema poi rielaborato in 9 virtuosistiche variazioni, che confluiscono nella saltellante coda finale in Tempo di Valtz. Dopo i 30 Capricci, questa composizione fu probabilmente tra le più apprezzate opere del Cavallini, tanto che fu eseguita anche da alcuni dei maggiori clarinettisti europei (A. Romero, H. Lazarus, E. Belletti, ecc.) e fu trascritta per vari strumenti: nel 1853 per fagotto dallo spagnolo Camillo Melliez, nel 1862 per pianoforte da Francesco Bucellati e a fine '800 per tromba da Paolo Giannoni. Il solo tema, invece, fu rielaborato nel 1849 dal flautista Emanuel Krakamp nel suo Tema e Variazioni op. 71 per flauto e pianoforte. Canto Greco è inciso da Segio Bosi e Riccardo Bartoli per la casa Bongiovanni (GB 5113- 2).
Adriano Amore
Disponibilità:
Prezzo: € 14,80
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