Codice: NR135447 |
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Libro + Audiocassetta Nuovo Intonso
Jona Emilio Liberovici Sergio Canti degli Operai Torinesi dalla fine dell'800 agli anni del fascismo Pagine:562 Anno:1990 Edizioni:Ricordi - Unicopli Questo libro esplora, per la prima volta in Italia, in modo critico e sistematico un particolare aspetto della cultura popolare, quello del canto urbano e operaio di un periodo storico ormai lontano e per la maggior parte non più raggiungibile oggi con una indagine sul campo.
Il nucleo del libro è costituito da 19 repertori di donne e uomini nati tra il 1882 e il 1907. Attorno ad essi si radunano altre voci a complemento, a commento, a contrasto, e la relativa iconografia: manoscritti, fogli volanti, canzonieri, spartiti e partiture, pagine di opuscoli e giornali, stampe e fotografie per un totale di oltre 60 informatori e 320 canti.
Alla domanda che cosa cantavano gli operai torinesi esso risponde documentando la nascita di un canto popolare essenzialmente parodico dominato dalla contaminazione e dalla mimesi con i generi più disparati dell' espressività colta del tempo (l'opera lirica in particolare) e di consumo, e dai molti versanti: i valori, i segni e i personaggi dell'ideologia anarchica e socialista, la vita dei quartieri e dei circoli operai, la cronistoria locale, fino alla creazione di una sorta di "cantata operaia" che ne costituisce l'aspetto più originale e specifico.
Questo libro colma una lacuna e si pone in uno spazio rimasto vuoto tra la classica raccolta di Costantino Nigra su "I canti popolari del Piemonte" e l'altrettanto classica "Storia di Torino operaia e socialista" di Paolo Spriano, e porta alla luce quale fosse il mondo musicale degli operai torinesi tra la nascita della grande industria e l'affermarsi del fascismo.
Disponibilità:
Prezzo: € 90,00
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