de' Paoli Domenico
Monteverdi

Domenico de’ Paoli ci offre un racconto
della vita di Claudio Monteverdi (1567-1643)
e uno studio delle sue opere piacevolmente
discorsivo e leggibile, ma realizzato, pagina
dietro pagina, con grande rigore scientifico,
con evidente sapienza culturale e notevole
ricchezza documentaria. La biografia monte-verdiana non presenta exploits eroici: sembra sprofondata in una routine di guai familiari e finanziari; ma, attraverso un’abile rico-
gnizione del ricco epistolario del musicista,
Domenico de’ Paoli ricostruisce, attorno alle
vicende umane di Monteverdi, genio senza
destini romanzeschi, i fasti d’epoca della cor-
te mantovana e della repubblica veneziana.
Domenico de’ Paoli ci fa avvicinare Monteverdi nel momento in cui inizia a Mantova,all’età di ventitré anni, la sua avventura al servizio dei Gonzaga, prima come suonatore di viola, poi come maestro dei cantori, infine come « Mastro della Musica di Corte »: e ci trascina al suo seguito a Venezia, quando, dopo il licenziamento del 1612, viene nominato maestro di cappella della Basilica di San Marco, dove eserciterà fino alla morte. Ma è soprattutto nell’esegesi (che lui chiama « descrizione ») delle opere di Monteverdi, dalle composizioni giovanili ai libri di madrigali, dalle musiche sacre ai melodrammi, che Domenico de’ Paoli si dimostra una guida di meditata intelligenza, un musicologo e saggista di prim’ordine.

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