Codice: 6569-8 |
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vIVALDI Le Quattro Stagioni e gli altri concerti dell'Opera Ottava
Il tratto di originalità che distingue questa nuova monografia vivaldiana di Paul Everett si riscontra nel come l’autore, illustre filologo musicale, ha sottoposto la più conosciuta, la più nota e popolare opera del Veneziano, ossia, per l’appunto, il ciclo detto delle Quattro Stagioni, a una indagine che sviluppa e moltiplica i potenziali d’enigma di un capolavoro musicale, dato per risaputo, ovunque eseguito, da tutti ammirato sino a essere sprofondato negli abissi della memoria estetica più comune. In un tal ordine di interventi, tutti diretti ad approfondire ogni lato della conoscibilità dell’opera, questo studio trascina i notissimi concerti in un vortice di appassionanti interrogativi. Il lettore si troverà infatti a doversi interrogare sulla fondatezza del loro carattere di "musica a programma", così come dovrà rendersi conto di quanto dietro ai tableaux poetico-narrativi che scandiscono le celebri prefazioni rimate dei concerti stessi, la composizione vivaldiana dia ampia prova della propria vocazione anche "espressiva", nel senso della personalizzazione stilistica del Prete Rosso.
Alla rilettura del ciclo delle Stagioni conseguono molte osservazioni di ricontestualizzazione storica di tutte le opere di Vivaldi "edite" a stampa, diffuse al tempo suo come "esemplari", o come "modelli" artatamente "compilati" - vuoi dall’autore, vuoi dagli estrosi stampatori - in successioni di opere assortite secondo un programma che articola il piacere del buon gusto del gentiluomo con l’assennata pratica del musicante. Everett, dedicandosi a reiterati confronti del testo musicale e, quindi, del "testo in contesto", attribuisce a questo libro tanto il carattere di una guida impeccabile a un ascolto rinnovato di un ciclo di capolavori musicali, qual è appunto quello delle Stagioni, quanto il carattere di un modello di ermeneutica musicale applicata a un campo d’aggrovigliate memorie poetiche dell’armonia, dell’invenzione, dell’estro di uno dei fondatori - Vivaldi - di quella civiltà strumentale europea che, ricorrentemente, anticipa, compartecipa e supera l’età dei lumi.
Paul everett, professore di musicologia alla National University of Ireland di Cork, è noto per le sue ricerche sulla musica di Antonio Vivaldi e sulle fonti della musica italiana del primo Settecento. Autore di numerosi saggi e edizioni critiche, fa parte del comitato editoriale dell’Istituto italiano Antonio Vivaldi della Fondazione Cini di Venezia che cura la Nuova edizione critica delle opere di Vivaldi.
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Prezzo: € 14,46
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