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Antonio Juvarra Il canto e le sue tecniche Trattato pp.136 Edizioni:Ricordi
Questo libro vuole essere una risposta alle esigenze, ormai sempre più diffuse tra gli studenti di canto, di una conoscenza approfondita dei meccanismi della voce cantata, condizione essenziale per arrivare ad acquisire una tecnica vocale in grado di salvaguardare l’integrità della voce e garantire una duratura carriera professionale. Offrendo una panoramica dei principali approcci didattici al canto, l’autore ne passa in rassegna i vari accorgimenti tecnici, esaminandoli alla luce dei principi della fisiologia e dell’acustica.
Il testo illustra e mette in risalto il ruolo svolto nell’educazione vocale dai tre più importanti fattori di controllo, diretto e indiretto, dell’emissione cantata, quello mentale-immaginativo, quello meccanico-fisiologico e quello fonetico-acustico, insegnando tra l’altro come conseguire una giusta coordinazione muscolare di tutto il corpo-strumento e una precisa sintonizzazione acustica delle cavità di risonanza. Lo scopo finale è di sperimentare quella condizione «magica» di amplificazione «automatica» (ossia senza sforzo laringeo) del suono, che va sotto il nome di «canto sul fiato».
Molte sono le tecniche del canto elaborate nel corso dei secoli ma, come una sola è la perfetta intonazione di una nota, così uno solo è l’accordo acustico-aerodinamico che corrisponde al massimo grado di efficienza vocale, i cui effetti/causa sono rappresentati dalla facilità di emissione e dalla risonanza libera. La scuola di canto italiana storica (risalente al Sei/Settecento) ha delineato i principi fondamentali per raggiungere questa meta e tali principi sono dati dal senso di naturalezza globale, dalla purezza del suono, dal contatto dolce con l’energia e dalla semplificazione degli strumenti di controllo della voce.
La suprema forma di canto, resa possibile dal rispetto di questi principi, ha preso storicamente ed esteticamente il nome di ‘belcanto’ e tecnicamente il nome di ‘canto sul fiato’. Questo libro tratta delle tecniche vocali più diffuse oggi: della loro struttura, dei loro pregi e difetti, e della loro origine storica. Nel canto, che è lo strumento più ‘mentale’ e insieme più ‘incarnato’, questa conoscenza si rivela fondamentale per acquisire un’emissione di alto livello sia dal punto di vista funzionale, sia dal punto di vista estetico.
ANTONIO JUVARRA è docente di canto al Conservatorio di Castelfranco Veneto. Ha insegnato alla Scuola dell’Opera Italiana di Bologna, all’Accademia d’arte lirica di Osimo e ai corsi di vocologia artistica presso la facoltà di medicina dell’Università di Bologna.
È stato invitato a tenere corsi e seminari di tecnica vocale al Mozarteum di Salisburgo e in numerosi conservatori e istituzioni musicali e universitarie italiane. Ha inoltre partecipato come relatore a numerosi congressi scientifi ci sulla voce cantata, tra cui il III e il V Congresso Internazionale sulla voce artistica, tenutisi a Ravenna nel 2003 e nel 2007. Ha cantato come solista nei più importanti teatri lirici, tra cui la Scala di Milano, l’Arena di Verona, la Fenice di Venezia, con direttori quali Riccardo Muti, Gianandrea Gavazzeni e Julius Rudel. Oltre al trattato Il canto e le sue tecniche, ha scritto il metodo Lo studio del canto (Ricordi, 1999) e i seguenti libri: Rifl essioni fi gurate sul canto (Armelin, 2002), I segreti del belcanto. Storia delle tecniche e dei metodi vocali dal Settecento a oggi (Curci, 2006), Cantare, decantare, incantare (Ut Orpheus, 2011), Incontri, esperienze e idee sul canto (Ut Orpheus, 2013), Canto perduto, canto ritrovato (Armando, 2014), La tecnica vocale italiana (Armelin, 2014) e Esserci o non esserci nel canto (Ut Orpheus, 2015).
Disponibilità:
Prezzo: € 19,80
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