Codice: RE1049 |
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L'interpretazione della musica dei secoli XVII e XVIII Dolmetsch Arnold A cura di Luca Ripanti Pagine 414 Editore Rugginenti
Il libro di Dolmetsch affronta le principali tematiche connesse all'interpretazione della musica antica in modo quanto mai esplicito ed esauriente. Ogni argomento è discusso facendo diretto riferimento agli antichi trattati; qualsiasi problematica viene affrontata localizzando geograficamente e cronologicamente i diversi aspetti ad essa connessi...
Individuare come esattamente i compositori del Sei-Settecento desideravano fosse eseguita la loro musica ci procura la duplice sensazione di rallegrarci della nostra scoperta, ma altresì di comprendere quanto approssimative siano talvolta le indicazioni generali cui facciamo spesso riferimento in relazione a tutta la musica che definiamo ?antica"...
Dolmetsch non si limita a ricapitolare a grandi linee le indicazioni riportate dai testi d'insegnamento originali; egli le riporta letteralmente, anche per diverse pagine, pur di rimanere quanto più possibile fedele alla realtà dei fatti. I trattatisti da lui citati sono annoverati tra i più importanti dei diversi periodi considerati e la loro eterogeneità geografica e temporale ci permette di affrontare un excursus estremamente vasto sulla musica europea rinascimentale e barocca.
Gli argomenti trattati - espressione, tempo, alterazioni convenzionali del ritmo, omamentazione, basso continuo, posizione e diteggiatura, strumenti musicali - vengono chiariti attraverso centinaia di esempi musicali. Circa metà del volume è occupata dal capitolo sull'ornamentazione, una delle tematiche piu importanti, controverse e discusse.
Ben lungi dal presentare un semplice elenco di norme e nozioni, Dolmetsch ci offre una visione vivace dell'approccio interpretativo, rifuggendo dalla sterile catalogazione e spingendo il musicista e lo studioso ad una continua ricerca, nella convinzione che molti ancora sono i punti oscuri in questo campo.
Il suo lavoro non vuole rappresentare l'ultima parola sulle questioni trattate ma intende invece porsi quale continuo stimolo alla ricerca ed al ragionamento sulle cause, gli effetti e le ragioni che ci spingono a ricercare la corretta interpretazione. Arnold Eugène Dolmetsch (1858-1940), musicista, musicologo e costruttore di strumenti.
Ebbe come primo insegnante il padre, da cui imparò anche l’artigianato della costruzione di pianoforti e organi. Violinista, studiò al Conservatorio Reale di Bruxelles con Vieuxtemps. Verso il 1890 cominciò a dedicarsi all’esecuzione della musica antica su strumenti originali o su copie che costruiva da solo.
A Haslemere , in Inghilterra, dove viveva, disponeva di un laboratorio dove costruì i suoi primi clavicembali e clavicordi. Il suo grande interesse nei confronti della musica antica, e la mancanza di istruzioni in merito alla sua esecuzione, lo portò a dedicarsi sempre più approfonditamente allo studio dei più importanti trattati del Sei e Settecento, nell'ottica di salvaguardare l'integrità delle opere musicali del passato.
Nel 1915 vide quindi la luce “The Interpretation of the Music of the Seventeenth and Eighteenth Centuries Revealed by Contemporary Evidence”, l’opera pionieristica con cui Dolmetsch intendeva porre rimedio alle carenze stilistiche ed esecutive che si sono protratte fino alla metà circa del XX secolo
Disponibilità:
Prezzo: € 32,00
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