À la manière de...
Temi per lo studio della composizione
Chailly Luciano
opere teoretiche e critica musicale (armonia, composizione e direzione d’orchestra)

Prefazione dell’Autore:
Come per l’insegnamento delle discipline umanistiche così per la composizione musicale c’è chi ritiene pressocché inutile l’approfondimento delle matrici storiche e quindi l’esercitazione nelle forme e secondo i
moduli tradizionali.
Credo che si debbano distinguere, in sede didattica, i concetti “utilitaristici” da quelli di “formazione culturale”. È chiaro che il latino, nella vita quotidiana, non serve, come non serve al compositore di oggi il mottetto o il minuetto. Ma è altrettanto indiscutibilé che tutto serve per allargare lo spazio esistenziale, e non soltanto per un fatto nozionistico ma per una maggiore sperimentazione e conoscenza di se stessi.
C’è oggi chi invece sceglie subito e sfoggia il suo abito giornaliero, spesso eccentrico, e non è detto ch’egli potrebbe avere un abito più suo se, dopo aver indossato indumenti normali o “démodés”, fosse giunto poi, magari per esclusione e quindi con maggior convinzione, a trovare la taglia e lo stile più consoni alla propria costituzione.
Pertanto, persuaso che il compositore “completo” debba avere un bagaglio “artigianale” completo, e convinto che l’imitazione dello stile dei
grandi autori sviluppi il senso dell’analisi sul piano culturale e della logica sul piano dell’inventiva, ho voluto preparare in ordine cronologico una serie di temi scolastici concepiti “à la manière” di cento autori della
storia della musica, con l’intento di profilare con verosimiglianza una espressione tipica della loro fisionomia. Tali temi dovranno essere
sviluppati dall’allievo per pianoforte, in forma libera (salvo particolare indicazione) ma con assoluta aderenza melodica, armonica, strutturale e stilistica nei confronti della proposta tematica, o dei vari nuclei della
proposta.
In ciò tra l’altro vengono a coincidere i moventi “culturalistici” con quelli “utilitaristici”, in quanto nella vita d’oggi esiste una certa percentuale di musicisti che, o perché avvertono di non possedere una grande personalità o per ragioni d’interesse economico, preferiscono dedicarsi alla musica di commento (cinema, teatro, televisione) ed in tal caso il compositore dovrà possedere tutti i mezzi per potersi adeguare, d’accordo col regista, al clima, all’ambiente, alle caratteristiche estetiche, etiche ed etniche di ogni epoca presente e passata.

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