Codice: PR1044-4 |
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Partitura Il Barbiere di Siviglia Rossini Gioachino Edizione critica a cura di Alberto Zedda Edizioni:Ricordi
Casa Ricordi, in collaborazione con la Fondazione Rossini di Pesaro, presenta l’edizione critica del Barbiere di Siviglia, basata sull’ormai storica edizione a firma del medesimo curatore, interamente riveduta e aggiornata alla luce di nuove, inedite fonti, e dei criteri filologici maturati nel corso degli ultimi quarant’anni.
UN'EDIZIONE PILOTA La prima edizione del Barbiere nacque nel 1968 grazie alla pionieristica iniziativa di un musicista e musicologo quale Alberto Zedda e alla lungimiranza dell’editore Ricordi. Di fronte alle critiche sollevate dal giovane Zedda nei confronti della partitura di tradizione che Ricordi aveva in catalogo, l’editore fu infatti pronto a investire su una nuova edizione dell’opera basata sul manoscritto originale di Rossini e su altre fonti, considerate a tutt’oggi come fonti primarie: la copia manoscritta della Public Library di New York, le copie proveniente dalla copisteria Ratti e Cencetti conservate alla Biblioteca del Conservatorio di Santa Cecilia (ora Bibliomediateca dell’Accademia di Santa Cecilia), alla Biblioteca palatina di Parma e alla Bibliothèque Nationale di Parigi, le copie di Napoli, di Firenze, le principali partiture e riduzioni a stampa dell’epoca, il primo libretto a stampa, le varie copie manoscritte dell’Aureliano in Palmira, opera nella quale Zedda per primo riconobbe la fonte della Sinfonia del Barbiere. L’edizione capovolse la visione del Barbiere rispetto a quanto trasmesso dalla tradizione testuale ed esecutiva tardo ottocentesca, che aveva appesantito l’orchestrazione dell’opera e travisato molti aspetti del dettato originale rossiniano: l’articolazione, le dinamiche, il fraseggio.
La nuova edizione permise di riportare il Barbiere al suo perfetto equilibrio tra voci e orchestra e alla sua adamantina trasparenza di scrittura, oltre a rendere disponibile in un testo autentico la fondamentale aria finale del Conte, “Cessa di più resistere”, divenuta appannaggio dei più grandi tenori della Rossini Renaissance, recupero indispensabile per restituire al Conte di Almaviva la funzione di protagonista dell’opera assegnatagli da Rossini.
Il valore di questo nuovo testo e la vera e propria rivoluzione interpretativa che coinvolse l’aspetto di un Barbiere più leggero nell’orchestrazione, più brillante nei tempi di esecuzione, più trasparente nel tessuto e dunque nel rapporto voci/orchestra furono immediatamente percepiti da interpreti quali Claudio Abbado, che strinse con Zedda un vero e proprio sodalizio artistico proseguito con altri titoli rossiniani come La Cenerentola.
Nel corso degli anni le ricerche di Zedda sul Barbiere portarono al recupero di nuove fonti per pezzi sostitutivi a quelli presenti nell’autografo composti da Rossini stesso o introdotti da altri col suo consenso, facenti parte della storia dell’opera successiva alle prime esecuzioni romane del 1816, pezzi che furono prontamente pubblicati da Ricordi e registrati da vari importanti interpreti rossiniani, fra i quali Marylin Horne (disco Fonit Cetra, diretto da A. Zedda) e Kathleen Battle (CD Deutsche Grammophon, diretto da C. Abbado):
l’Aria di Rosina “La mia pace, la mia calma”, cantata dalla prima Rosina, Geltrude Righetti Giorgi, in occasione della prima ripresa dell’opera al Teatro Contavalli di Bologna nell’agosto del 1816 come aria alternativa per la scena della lezione “Contro un cor che accende amore”; l’Aria di Bartolo “Manca un foglio”, composta da Pietro Romani in sostituzione di “A un dottor della mia sorte” per le rappresentazioni svoltesi al Teatro della Pergola di Firenze nell’autunno del 1816 ed eseguita numerose altre volte in rappresentazioni successive; l’Aria di Rosina “Ma forse, ohimè” – “Ah se è ver”, composta da Rossini per la cantante Giuseppina Fodor-Mainvielle in occasione di una ripresa del Barbiere al Teatro San Samuele di Venezia nella primavera 1819 e aggiunta dal compositore nel corpo dell’opera prima del Temporale. Quest’aria, di tessitura sopranile, è stata interpretata e registrata – sulla base dell’edizione curata da Alberto Zedda – da Kathleen Battle sotto la direzione di Claudio Abbado in una brillante incisione di Deutsche Grammophon nel 1992. Per andare incontro alle necessità pratiche degli interpreti Casa Ricordi, all’apparire dell’edizione critica, ha reso disponibile nel proprio catalogo a noleggio le versioni trasportate della Cavatina Rosina “Una voce poco fa” (tonalità più acuta per soprano), dell’Aria Basilio “La calunnia è un venticello” (tonalità più grave), dell’aria della lezione “Contro un cor che accende amore” (tonalità più acuta per soprano).
LA NUOVA EDIZIONE La nuova edizione critica, in corso di pubblicazione per Casa Ricordi – Fondazione Rossini, è partita da questo fondamentale lavoro aggiornando e ripensando tutto il testo musicale alla luce dell’esperienza maturata da Alberto Zedda nel corso della sua quarantennale esperienza di “rossiniano” nei panni di direttore d’orchestra, musicologo (a lui si devono le edizioni di numerosissime opere di Rossini – tra queste La gazza ladra, La Cenerentola e Semiramide – e di altri importanti compositori dell’Ottocento, quali Donizetti, Bellini, Verdi) nonché di direttore artistico e didatta (si veda l’Accademia rossiniana, di sua crezione).
Tutte le fonti documentate negli archivi e biblioteche italiane ed estere, i libretti, le fonti a stampa nonché i documenti relativi alla storia dell’opera, sono state vagliate e analizzate al fine di stabilirne uno stemma coerente che ha orientato e precisato la definizione del contesto nel quale il capolavoro rossiniano è nato e cresciuto, stabilizzandosi solidamente nel repertorio teatrale. Le fonti autografe e le più importanti fonti manoscritte, già considerate da Zedda nel 1969, sono state riviste e riconsiderate sulla base di nuove ricerche che hanno permesso di localizzare almeno un manoscritto finora inedito e sconosciuto agli studiosi e di approntare un testo coerente sia dal punto di vista del musicista che del musicologo. È stato così possibile ricostruire, oltre al testo originale e alle versioni autentiche, la storia interpretativa dell’opera.
La nuova edizione rende disponibile inoltre tutto quel prezioso corredo di variazioni originali composte da Rossini per varie interpreti, variazioni che in parte Ricordi ha pubblicato e reso disponibile al pubblico nel volume di Ricci Variazioni – Cadenze – Tradizioni per canto, vol. 4 “Variazioni e cadenze di G. Rossini” molti anni fa, altre reperite da Zedda e offerte a singoli cantanti nel corso della sua attività direttoriale. Tra queste ultime, le variazioni per la cavatina “Una voce poco fa” originariamente composte da Rossini per la cantante Matilde Juva nel 1852 ed eseguite da Frederica von Stade al Teatro alla Scala nel 1976, le variazioni presenti nel fondo Michotte del Conservatorio di Bruxelles, le variazioni di Rossini per Eugénie Rouget divenuta in seguito Madame de Chambure, conservate a Parigi.
La nuova edizione, a garanzia della scientificità della collana “Edizione critica delle opere di Gioachino Rossini”, include nell’opera esclusivamente il materiale autografo o comunque autentico, pur rendendo disponibile nel commento critico di ciascuno brano eventuali varianti particolarmente significative dal punto di vista dell’interprete al quale si riferiscono (si vedano ad esempio le varianti del celebre soprano inglese Adelaide Kemble, allieva di Giuditta Pasta).
L’edizione permette inoltre di ricostruire per la prima volta, grazie al reperimento di una fonte inedita, la versione dell’opera rappresentata al Teatro Contavalli di Bologna nell’agosto del 1816, che vede Rosina impegnata in una versione trasportata dell’Aria “Cessa di più resistere”, affidata nell’autografo di Rossini al Conte di Almaviva.
Particolare attenzione è stata posta al testo della Sinfonia, in considerazione dei problemi di strumentazione che essa pone. La nuova edizione di Casa Ricordi - Fondazione Rossini presenta l’organico che appare nelle fonti principali della Sinfonia, evidenziando che timpani e gran cassa, sono presenti solo nei manoscritti delle fonti principali della Sinfonia derivate da Aureliano in Palmira, opera di cui ad oggi non è stato rinvenuto l’autografo rossiniano, e discutendo dettagliatamente le problematiche relative all’organico.
Ilaria Narici
Disponibilità:
Prezzo: € 45,00
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