L'ascolto umano
come nasce e si sviluppa
Tomatis Alfred
Collana:Studio psicologia n.77
A cura di Federico Gianni e di Cristina Cazzani

Nei nostri incontri, fin dalla prima volta, Alfred Tomatis mai ha tralasciato di affermare, ora in un modo, ora in un altro, che l’uomo è orecchio, che ascolto, linguaggio e uomo sono facce di una stessa gemma, che l’uno senza gli altri non è. E nelle sue conversazioni, nelle sue lezioni, anatomizzava con linguaggio nel contempo immaginifico e scientifico il concetto base della sua vita e del suo lavoro, affrontandolo dalle diverse angolazioni che i suoi studi di medico, la sua vita professionale e la sua cultura curiosa di molteplici aspetti umani gli permettevano di raggiungere.
Una delle prospettive a lui più affini era, ed è, sicuramente, quella che esamina l’ascolto attraverso l’orecchio nella sua evoluzione corporea: nell’anatomia, neurologia, fisiologia dell’essere umano, in quella che altri dopo
di lui hanno chiamato «la materia della mente».

L’età e le cure che giungono dopo ottant’ anni di intensa vita di studio, ricerca e lavoro (A. Tomatis è nato nel 1920) hanno interrotto le lezioni, ma restano le tracce scritte del percorso, i libri.
Questo libro ci accompagna in una lunga conversazione, con un linguaggio tradotto con forme e modi che richiamano da vicino quelli impiegati da A.Tomatis nelle sue lezioni e nelle sue pubblicazioni, con intersezioni frequenti, continue, di dati scientifici e di riflessioni sulla vita.
Il fascino del suo pensiero cattura e guida lungo un percorso al termine del quale viene difficile non condividere quello che si è scoperto, e viene spontaneo applicare le categorie apprese alla propria quotidianità.
Così in effetti è nato il progetto mio, di Diapason, e di molti altri nelle loro attività, di mettere in pratica concretamente, di spartire quanto ricevuto.
E per tanti altri il desiderio di conoscere maggiormente Alfred Tomatis e la sua opera.
Sicuramente come nasce e si sviluppa l’ascolto umano è un buon inizio (in francese il titolo è Vers l‘écoute humaine) per chi di Tomatis ha sentito finora solo il nome, ed è un buon proseguimento per chi ha già affrontato con
Tomatis l’ascolto attraverso altri percorsi.
E il testo, una volta superato il momento dell’incontro iniziale, è come un fluire melodico accattivante di suoni e immagini, che accompagna e trascina in un affascinante e inesauribile percorso, risonante dei toni e delle particolarità della voce e del linguaggio di A. Tomatis e del suo francese d’altri tempi.

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