Gli adulti e la musica
Luoghi e funzioni della pratica amatoriale
A cura di Annibale Rebaudengo
collana: Educazione Musicale (EDT/SIEM)
pagine: 132

In anni nei quali con crescente chiarezza si manifesta l'importanza della musica come disciplina formativa, e fioriscono gli studi e i metodi dedicati all'approcio alla musica nella prima o primissima infanzia, alla mente di molti potrebbe affacciarsi un bruciante interrogativo: e gli adulti? Fino a che età è opportuno mettersi nella condizione di "imparare" la musica? Passati i vent'anni si può ancora provare a suonare uno strumento? E quali problemi pedagogici e didattici comporta, per l'insegnante, il confronto con un allievo adulto? Alcune articolate risposte, documentate da effettive esperienze sul campo della didattica e supportate da molteplici testimonianze , si trovano raccolte in questa riflessione a più voci - la prima del genere in Italia - destinata ai docenti di musica, agli adulti che hanno o ripreso gli studi interrotti, e non ultimi a coloro i quali stanno considerando se lanciarsi o meno in una simile avventura. Imparare "da grandi" a suonare uno strumento o a cantare in un coro implica un esercizio di modestia e di costanza, quando non di tenacia, ma è anche una via preziosa per scardinare quella cristallizzata cultura che ci vuole "adulti e basta", senza possibilità di evoluzione, cambiamento e crescita interiore.

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