Codice: CP136546 |
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CANTO E PIANOFORTE. Autore:Donizetti Gaetano Titolo:Dom Sebastien roi de Portugal(Don Sebastiano) Editore:Ricordi
OPERA IN FIVE ACTS BY EUGENE SCRIBE PRIMA RAPPRESENTAZIONE:PARIS,OPERA 13 NOVEMBRE 1843. RIDUZIONE PER CANTO E PIANOFORTE CONDOTTA SULL'EDIZIONE CRITICA DELLA PARTITURA A CURA DI MARY ANN SMART. Testo:Francese Spartito Ril.in Brochure
L’edizione critica di Dom Sébastien rispecchia la versione originale francese, l’unica realmente autentica. Infatti, essa ripristina, attraverso il confronto di fonti manoscritte custodite in Francia e a Vienna, l’assetto dell’opera così come Donizetti originariamente lo concepì, quindi il testo in francese, con l’aggiunta di varianti inserite dall’autore per la rappresentazione viennese del 1845. Più precisamente, l’edizione critica presenta la versione allestita la prima volta a Parigi nel novembre 1843, con l’inserimento del concertato finale composto all’epoca della revisione per la produzione viennese. Altri brani concepiti per Vienna sono aggiunti in Appendice, e offrono opzioni filologicamente legittime, attivabili in sede esecutiva.
Le più recenti ricerche condotte intorno a Dom Sébastien hanno dimostrato che Donizetti non fu mai direttamente coinvolto in alcuna versione italiana dell’opera.
La versione italiana, rappresentata al Teatro alla Scala di Milano nel 1847, alla cui rappresentazione Donizetti fu totalmente estraneo, e ripresa nel nostro secolo da Carlo Maria Giulini al Maggio Musicale Fiorentino, comporta molti cambiamenti musicali operati per l’adattamento italiano, e un significativo tradimento dell’autografo donizettiano nel finale del terzo atto. Anche l’ultima scena presenta notevoli differenze rispetto all’originale francese.
Dove è stato possibile, l’edizione si è fondata sulla partitura autografa di Donizetti. Dove l’autografo era lacunoso, l’edizione ha fatto assegnamento su altre due fonti parigine, prodotte in epoca vicinissima alla prima: una partitura manoscritta copiata all’Opéra nel 1843 e la prima partitura pubblicata, tra la fine del 1843 e il 1844.
La revisione viennese è stata talvolta considerata come una “versione rivista e corretta” della prima parigina, cosa vera solo parzialmente. Donizetti fu fortemente coinvolto dal mondo del grand-opéra e adoperò con molta convinzione i modelli parigini. Uno dei pregi dell’edizione critica è dato proprio dalla presenza forte e riconoscibile di inflessioni francesi, aspetti poi attenuati per la rappresentazione di Vienna.
L’edizione critica riporta all’ascolto tracce di “francesità” del Dom Sébastien anche da dettagli dell’articolazione vocale, oppure con la cura di aspetti di orchestrazione e strumentazione, come l’uso (Atto IV – Scena dell’inquisizione) di una coppia di clarinetti bassi, recente invenzione introdotta a Parigi da Adolphe Sax.
Un aspetto particolarmente indicativo alla definizione del carattere francese riguarda non tanto un’aggiunta, quanto una sottrazione: la cabaletta dell’aria di Zayda del secondo atto viene consegnata all’ultima recita della stagione viennese, come omaggio a Clara Stöckl-Heinefetter (la Zayda del teatro di Porta Carinzia). L’edizione critica colloca la cabaletta in Appendice, per riportare alla sua forma originaria, di aria in un movimento (romance), l’esibizione clou di Zayda.
In definitiva, ciò che caratterizza l’edizione è il proprio il sottile lavoro di bilanciamento tra le convenzioni “native” dell’opera italiana e un genere in un certo senso estraneo alla propria concezione, che implicò per Donizetti scrivere un grand opéra francese.
Disponibilità:
Prezzo: € 47,50
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